Riconosciuto il diritto del datore di lavoro a tutelarsi dai comportamenti scorretti del lavoratore, quali ad esempio l'abitudine di chattare su Facebook durante l'orario di lavoro. Licenziamento dichiarato legittimo per la raggiunta prova della violazione, fornita attraverso la creazione di un falso profilo femminile con il quale il lavoratore risultava interagire in orario lavorativo (Cass. sent. n. 10955/2015).