Studio Legale Azzolina

02 milano studio legale

Lo Studio Legale opera in Milano dal 1994 nel campo del Diritto civile.

La consulenza e l'assistenza alle aziende hanno ad oggetto ogni aspetto di Diritto Civile e Commerciale, Diritto del lavoro, Diritto della concorrenza e della Proprietà Industriale e Intellettuale, sovente anche in sede giudiziale.
In ambito contrattuale si segnalano, tra le altre, le attività in materia di Diritto immobiliare.

I servizi svolti in favore dei privati si concentrano nell'ambito della Responsabilità civile, del Diritto di famiglia e del Diritto del lavoro.

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Dicono di noi

Stefano è un tipo di avvocato molto "efficace", nel senso che ha uno stile di lavoro sempre orientato a perseguire con tenacia l'ottenimento di risultati concreti

Francesco Mangiameli -Tax Partner at Studio Caramanti Ticozzi & Partners

Being a representative of an International Group doing business in Italy we have had very good use of the professional services of Mr. Stefano and his firm.

Johan Janing - CFO Mediaplanet

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Le nostre competenze


diritto commerciale

DIRITTO CIVILE E COMMERCIALE

Dalla stipula di contratti, alla gestione di controversie commerciali, nazionali e internazionali, fino al recupero crediti.

diritto immobiliare

DIRITTO IMMOBILIARE

Consulenza su locazioni e compravendite immobiliari, gestione di patrimoni immobiliari e assistenza per procedure di sfratto.

resposabilita civile

RESPONSABILITÀ CIVILE

Responsabilità contrattuale (colpa professionale, danni da inadempimento) e da fatto illecito (infortunistica)

diritto di famiglia

DIRITTO DI FAMIGLIA

Dal contenzioso matrimoniale (separazioni, divorzi) a ciò che concerne il contenzioso per successioni ereditarie.

diritto del lavoro

DIRITTO DEL LAVORO

Assistenza stragiudiziale e giudiziale relativa alla gestione del rapporto di lavoro (licenziamenti, rivendicazioni, mobbing, ecc)

 

Tutti i servizi

Sanzione di 525.000,00 euro a società editoriale olandese che pretendeva l'invio della carta d'identità in formato digitale a tutti coloro che volessero esercitare diritti quali quello alla cancellazione dei propri dati, o a conoscerne le modalità di raccolta e conservazione, o all'annullamento di un abbonamento. La difesa della società, secondo la quale la procedura rappresentava l'unica garanzia della corretta identificazione del richiedente, non ha convinto l'Autorità Garante Privacy, che ha evidenziato come l'art. 12 del GDPR prescriva di consentire agli interessati un esercizio facilmente accessibile e agevolato dei propri diritti, ciò che non si è ritenuto avvenisse con la procedura "impeditiva e sproporzionata" adottata dall'editore.